lunedì 16 aprile 2012

I segreti di Burden Hill: 2 cent su...


C’è un segreto che unisce tutti coloro che dividono la loro vita con un cane o un gatto. Non ne parliamo spesso, noi della cerchia, ma quando l’argomento viene toccato c’è un generale assenso, qualche aneddoto… e poi la resa all’evidenza, silenzio ed un veloce cambio di discorso.
È l’intima, inesplicabile e al tempo stesso incrollabile consapevolezza del fatto che ci sia molto, della vita dei quattrozampe, che esula dal nostro controllo.
Momenti in cui, da soli, liberi da guinzagli e fuori dai cancelli, i cosiddetti “animali domestici” vivano una loro vita che è autonoma ed indipendente dalla nostra volontà. Non “selvatica”. Solo… diversa da quella che ostentano in nostra presenza.
Se anche voi fate parte del club, sapete a cosa mi riferisco: a quello sguardo capace di conciliare la più angelica innocenza alla più sfacciata spavalderia; quella luce che scintilla nei loro occhi, maledette canaglie, quando rientrano dopo aver vagato per ore in giardini (o strade, o Reami) che a noi sono preclusi.
Ora, finalmente, una mezza idea di cosa combini il mio (uso questo possessivo per pura consuetudine, ovviamente) gatto ce l’ho.
Perché c’è un mondo, lì fuori, ad appena un passo oltre le solite strade, in cui i quattrozampe si avventurano per combattere battaglie contro orrori e mostri sovrannaturali. Un mondo descritto con trasporto e poesia da Evan Dorkin, dipinto in un sognante acquarello da Jill Thompson: un connubio di personalità ed espressività come raramente ne ho visti. Un mondo pericoloso, ed eroico, e bellissimo.

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