martedì 10 aprile 2012

2 cent su... Quartetto.

Triste è l’uomo che non danza. Perché abbiamo eletto il ballo a metafora della vita e danzando, con la fusione tra musica, corpo e movimento, siamo capaci di esprimere e vivere qualunque cosa: solitudine, coesione, seduzione, ribellione, odio, amore.
Passeggiamo per le nostre vite con musica che scandisce l’intervallo dei nostri passi, e dei nostri stessi respiri. E come si può chiamare, questo, se non danza?
Si può raccontare una danza con un fumetto, che manca proprio di movimento e rumore?
O meglio: che vive nell’illusione del movimento, e nel simbolo del suono?
La sfida è anche raccontare la vita, e l’amore, di quattro uomini attraverso colori e movimenti musicali.
L’ardente passione di un ballerino abbandonato che deve ricreare se stesso pur di ritrovare l’amore, e la leggerezza nel passo. Colore: rosso, in un giro di valzer.
La languida e sensuale tristezza di un uomo in auto, sotto la pioggia, che spinge sull’acceleratore per raggiungere qualcosa che, ormai, ha perso per sempre. Colore: blu, per un ultimo tango.
Una schiena sensuale che sembra scolpita con legno pregiato, uno sguardo di intesa. E una speranza, sottile, tenue, eppure vivace e incrollabile. Colore: verde, in punta di scherzo.
Una trama antica e preziosa, un amore eterno e indistruttibile capace di superare anche le prove più dure, e continuare a risplendere, intatto. Colore: oro, movimento amoroso.
Quattro quarti d’autore, e se sono quattro uomini i protagonisti, e quattro gli scrittori ad aver dato loro pensiero e intensità (intenzione), è una donna – Catel, l’autrice di Kiki de Montparnasse- a concedere all’opera forma e movimento, con sensibilità. Con maestria.
Come nella danza: è l’uomo che conduce, ma è la donna che gli dà vita.

1 commento:

  1. Ho sempre apprezzato la danza... da una certa distanza. Credo che mi manchino alcune skill fondamentali per ballare, tutte legate ai riflessi psicomotori. Penso comunque che dovrebbe essere interessante apprezzare la sesta arte attraverso un mezzo che non le è davvero consueto.

    RispondiElimina