giovedì 26 aprile 2012

The Avengers: 2 cent su...

Questo post è dedicato a tutti coloro che ancora non l'hanno visto, e a un bambino.
Quindi non farò spoiler, non citerò battute o racconterò scene.
Non ancora.
Vi dirò solo due cose.
La prima è che DOVETE vedere questo film.
La seconda è che questo film è, nell'accezione più letterale possibile, SPETTACOLARE.
-Le maiuscole non sono volute, sono dovute.-


Secondo voi, qual è lo scopo delle montagne russe?
Non è che come mezzo di locomozione servano ad un granché (parti e arrivi nello stesso punto), non hai molto tempo per goderti il panorama...
Le montagne russe servono ad una sola cosa: emozionarti. Farti divertire.
E lasciate perdere le menate calviniste/cattoliche secondo cui divertirsi è Male.
Il divertimento fine a se stesso è grandioso, quando è onesto ed è fatto bene.

Se pensate che il cinema sia intrettenimento, che la magia del grande schermo sia quella capace di regalarvi un mondo ad un battito di ciglia dalla vostra immaginazione, DOVETE vedere questo film.
Se siete appassionati di fumetti, o semplicemente se i film Marvel fino ad ora vi sono più o meno piaciuti, DOVETE vedere questo film.
Se amate l'onesto e sano divertimento, DOVETE vedere questo film.


Quello che ha fatto Whedon è stato impostare un onesto action movie fracassone e catartico come l'onesto action movie fracassone e catartico definitivo.
Let's go to work
È quella maledetta, epica battaglia finale su cui si chiude la serie televisiva di Angel (guarda un po'), quella che doveva essere l'Alfa e l'Omega di tutte le battaglie campali tra Bene e Male.
È l'essenza del concetto di "Avengers Assemble!" condensata, raffinata e lasciata deflagrare, con in più -e non è poco, davvero- un uso magistrale dei meccanismi dello splapstick-humor (tempi, battute, caratterizzazioni... 10 e lode).


Mettiamola così: decenni di attesa, da quando il primo Superman ha dimostrato che era possibile credere a un supereroe sul grande schermo.
Altri anni ancora, da quando Iron Man piomba giù nel primo film e salva un villaggio dalla devastazione.
Anzi, meglio ancora: da quando, dopo i titoli di coda, Nick Fury/Samuel L. Jackson (probabilmente uno dei migliori casting del secolo) parla a Tony Stark/Robert Downey Jr. (idem, anzi deppiù) della "Avengers Initiative".
Anni di attesa, moltiplicata da ogni film, da ogni rivelazione, da ogni anticipazione.

E attesa persino in questo stesso film, in cui la parte iniziale e quella centrale, che pure sono buone, sono tuttavia funzionali solo ad una cosa: preparare il terreno per quello che, a mio insindacabile giudizio, è il più grandioso, epocale ed esaltante Terzo Atto della storia del cinema.
Tutto, proprio tutto, serve ad arrivare a quel momento lì, a quelle scene lì, a quel capolavoro lì.



Ci sono difetti? Oh, sì, senz'altro.
Non starò certo ad elencarveli perché, per me, non sono importanti.
Quello che è importante è solo quel combattimento finale: questa maxisequenza, questa corsa sulle montagne russe da fermi, secchiate di adrenalina ed endorfina e pura goduria riversata direttamente dagli occhi al cuore. 
Ne vale la pena?
Ne è valsa la pena, aspettare tutto questo tempo, solo per questo?

Sì.
Oh, sì.
Assolutamente sì.

DOVETE vedere questo film.
Il prima possibile.

(Anche perché, e ora lo si può finalmente dire, questo potrebbe sul serio essere solo l'inizio dell'Età dell'Oro dei Supereroi al cinema.)


Ultima cosa: c'era un bambino, a pochi posti di distanza dal mio.
Per un attimo sono riuscito a staccare gli occhi dallo schermo e mi sono girato a destra.
E questo bambino, che avrà avuto tipo sette o otto anni, era strabiliato: tutto teso, immobile e spostato in avanti, con gli occhi e la bocca spalancati e completamente rapito, era nello schermo e a fianco degli eroi, dei suoi eroi e potevi quasi vedere tutto quello che gli brillava dentro.
In quel momento, per un momento, gli ho voluto bene, a quel bambino lì.

E questo lo dedico a lui, che insieme a me ieri ha visto gli eroi.

1 commento:

  1. Complimenti.
    Ero convinto di non poter essere più ansioso di quanto già non fossi all'idea di vedere questo film.
    Mi sbagliavo.
    Ora lo sono un cicinino di più.

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