giovedì 5 aprile 2012

2 cent su... THE WALKING DEAD


Sono un morto che cammina. Credo abbia fatto male quando sono morto, ma ora non ha più importanza. Ora importa solo la carne.
Le cose sono diverse, ora. Più semplici. Il mondo come lo conoscevo prima ha smesso di avere significato e, sapete, ora penso che un vero significato non l’abbia mai avuto. Che sia stata tutta un’illusione collettiva, una gigantesca illusione reciproca.
Guardo questi tizi dall’altra parte della rete, dove si sono rinchiusi per sfuggirci. Credo siano venuti da lontano e ora sono lì, ancora fuori dalla nostra portata. Li vediamo agitarsi, urlarsi dietro. Ogni tanto si accoppiano come bestie dotate di sentimenti, altre volte si ammazzano tra loro. Il pensiero che prima ero anche io così potrebbe quasi infastidirmi.
Nessuno di noi ucciderebbe un nostro simile. Non ce n’è alcun bisogno: non siamo nutrimento. Noi siamo puri. Noi siamo la parte migliore di voi, rassegnatevi. È per questo che, alla fine, vinceremo: noi siamo quello che rimane dopo che i vostri patetici tentativi di “fare la cosa giusta” si svelano per quello che sono sul serio. Ipocrisia, meschinità, autocompiacimento. Non abbiamo bisogno di nascondere la nostra natura per paura di quello che potrebbe succedere, dell’opinione degli altri.
Qui non esiste bene o male, vedete. Esiste solo la carne. Voi pensate di essere vivi, di essere nobili, di essere migliori di noi. O dei vostri simili. E per dimostrarlo siete capaci di nefandezze che ai vostri stessi occhi appaiono come necessarie. Giuste, perfino.
Noi no, noi siamo tutti uguali. Siamo un mostro sociale. Vi terrorizziamo non perché vedete in noi qualcosa di diverso, qualcosa di alieno e altro. Vi facciamo paura perché sapete bene che la nostra fame è la vostra fame. Che, senza il velo ipocrita che chiamate “civiltà”, noi siamo tutto quello che c’è.
Noi siamo morti che camminano, e lo siete anche voi.

1 commento: